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...Erano in corte giunti tutti i cavalieri, per onorar l'antica dei Giglioli casata...


martedì 22 gennaio 2013

TRADIZIONE E DIVERTIMENTO... SI PUO', BASTA VOLERLO!

FESTA DI HALLOWEEN
31 OTTOBRE 2012
Da Wikipedia: Halloween (o Hallowe'en) è una festività che si celebra principalmente negli Stati Uniti la notte del 31 ottobre e rimanda a tradizioni antiche della cultura celtica e anglosassone. Oggi è diffusa anche in altri Paesi del mondo e le sue caratteristiche sono molto varie; elemento tipico della festa rimane comunque la forte simbologia, tradotta sotto forma di immagini macabre, tra cui le zucche intagliate di Jack O’ Lantern.
E come questa tradizione ANGLOSASSONE vuole, anche a Serravalle il 31 ottobre, presso la Sala Eden, si è svolta la festa di Halloween per adulti e bambini, organizzata dall’Ente Palio, dall’associazione Paese presepio e dalla cooperativa Arte e spettacolo. Nonostante le intemperie la sala del nostro teatro era piena quella sera: bambini vestiti con ogni tipo di maschera spaventosa e genitori che chiacchieravano e si godevano la serata in compagnia. E per la vostra partecipazione, noi organizzatori ve ne siamo grati.
Ma la domanda che voglio arrivare a porgervi è un’altra. Perché un paese intero si è ‘mobilitato’ per celebrare una tradizione anglosassone e pochissime persone si ‘mobilitano’ invece per partecipare alle tradizioni ‘nostrane’? Noi non possediamo una risposta a questa domanda, per questo ho deciso di riportarla nell’articolo. I genitori che, giustamente, con tanta cura e amore hanno vestito e truccato i loro figli per Halloween, non possono fare altrettanto durante il Palio?
Mi spiego meglio… A noi piacerebbe che i genitori esortassero i loro figli a partecipare alla nostra manifestazione, che può essere vista come un momento di divertimento collettivo, ma anche come momento culturale; in quanto durante il Palio si cerca di rievocare un passato realmente esistito e fondamentale per la nostra storia locale.
Naturalmente non ci rivolgiamo solo ai genitori e ai loro figli, ma a tutta la comunità, in quanto è fondamentale e necessaria la collaborazione di tutti.

Valentina Faggion

mercoledì 2 gennaio 2013

L'ANGOLO DELLA POESIA...

Aria
 
Rami spezzati foglie volanti,
è devastante la tua potenza.
Spifferi diventano cantanti
e gocce danzano in cadenza.
Il silenzioso degli elementi
vuole sprigionare ogni sua rabbia.
Viene dal mare soffiando sabbia
in turbini di invisibili venti.
Lei arriva e spazza via ogni emozione,
distruggendo l'umana illusione.

dalla ‘Raccolta’ di Alberto Finessi, in data 7 maggio 2011
 
 
Sonetto di dieci versi decasillabi in rima alternata, incrociata e baciata.
L'argomento chiave della poesia è evidente: la forza del vento. Ciò che si nota meno sono quelle immagini che risiedono dietro ogni parola sillaba o suono. Molti poeti scrivono testi che parlano della propria poetica tramandandoci cosi il loro pensiero, Alberto Finessi non è tra questi, la sua poetica va capita attraverso poesie da lui prodotte, analizzandole nei minimi dettagli.
I primi due versi sono chiari, semplici e concisi: il poeta apre subito il discorso premettendo che la forza del vento è la maggiore potenza nelle mani della Natura. La seconda coppia di versi immerge la lettura in una sinfonia, cantata dagli spifferi ed accompagnata da una danza prodotta dalla pioggia. Qui si deve notare l'uso della lettera z, che abbinata alla pioggia cadenzata riconduce al suono fastidioso delle zanzare. La pioggia diventa quindi elemento di noia e malinconia. La terza e la quarta coppia sono anch'esse molto chiare e semplici: dell'aria a malapena si riesce a percepire la presenza nella quiete, nella bufera al contrario è impossibile non percepirla; il mare è un elemento che serve a dar forza al vento, poiché le bufere venute dal mare sono molto potenti; la sabbia indica che il vento è in grado di trasportare oggetti e in alcuni casi di scagliarli con violenza. L'ultima coppia di versi risulta invece problematica da analizzare: il vento che inesorabile porta via le emozioni create dall'illusione umana, ovvero agire nella consapevolezza che certe cose possano succedere ma agire superficialmente senza darci peso, distrugge tutto quello che era il nostro credo, tutto quello che si era costruito con fatica, in una manciata di secondi.
La sillaba “Lei” ha una doppia valenza, potrebbe attribuirsi sia all'aria, sia ad una “Lei” indefinita, in questo caso tutta la poesia diventa simbolica, l'aria è il sinonimo di “Lei”, ed ogni emozione provata prima del suo arrivo viene distrutta dalle illusioni dell'amore.
Con questa doppia chiave di lettura vengono cosi a crearsi due tipi di catastrofe: una catastrofe naturale (aria) e una catastrofe emotiva (Lei).
Possiamo a questo punto cercare la morale di queste due catastrofi, l'autore suggerisce “Certe emozioni non le cogli finché non le vivi”, perciò quando si è nella disperazione per l'una o l'altra catastrofe vi è una via di salvezza dall'abisso della depressione, la penna: quale miglior modo di sfogare i propri pensieri senza dover confrontarsi (tranne con se stessi) e dover spendere una sola parola in più di ciò che si pensa?

Alberto Finessi

CON LA POESIA ‘ARIA’, ALBERTO FINESSI HA VINTO IL CONCORSO NAZIONALE DI POESIA ‘CAPUT GAURI 2012’ E IL PREMIO ‘DANTE 2012’, CONCORSO POETICO INDETTO DALLA SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI DI FERRARA.

Tratto da 'La Gazzetta Eps'